Da qualche anno ho iniziato a leggere (per passione e per l’università) libri che trattano argomenti di design e molti di questi si soffermano a parlare di quelle caratteristiche che fungono da fondamenta per questo settore sempre pieno di domande. Certe risposte vengono date relazionandosi con importanti designer, ma a mio parere sono risposte incomplete perchè subentra sempre il lato soggettivo e poi il mondo del design è sempre un continuo evolversi.. Oggi inizieremo a dare delle prime risposte/definizioni grazie a Munari, un grande designer del 900 di cui abbiamo parlato in un precedente articolo.
FANTASIA E INVENZIONE
La fantasia è la facoltà più libera! Essa, infatti, può anche non tener presente delle realizzabilità o del funzionamento di ciò che ha pensato. È libera di pensare la qualunque cosa, anche la più assurda, incredibile, impossibile. L’invenzione usa la stessa tecnica della fantasia, cioè la relazione fra ciò che si conosce, ma finalizzandola ad un uso pratico. Il creatore non si preoccupa del lato estetico, ma della funzionalità. Gli oggetti creati da Munari stesso, infatti, non puntano ad un valore estetico ma relazionano la funzionalità con la didattica in quanto sono per la maggior parte oggetti creati per bambini. Ciò che importa per lui è che la cosa inventata funzioni veramente.
CREATIVITA’ NEL DESIGN
La creatività è anch’essa un uso finalizzato della fantasia, anzi della fantasia e dell’invenzione, in modo globale. La creatività è usata nel campo del design, considerandolo come modo di progettare, un modo che pur essendo libero come la fantasia ed esatto come l’invenzione, comprende tutti gli aspetti di un problema, non solo l’ immaginazione come la fantasia, ad esempio, ma anche l’ aspetto psicologico, sociale, economico, umano. Questi sono i punto che più interessano a Bruno Munari per la progettazione.